IL PERSONAGGIO Kawauchi, l’impiegato maratoneta 100 volte sotto le 2 ore e 20: ha vinto a Boston e rifiuta il professionismo

L’atleta giapponese, 33 anni, si tiene il suo posto fisso e rifiuta il professionismo: «Non voglio perdere la mia libertà». Nel 2018 ha vinto a Boston tra il vento e la neve.

Di Cesare Balbo, da corriere.it

 

Kawauchi, l'impiegato maratoneta 100 volte sotto le 2 ore e 20: ha vinto a Boston e rifiuta il professionismo

Yuki Kawauchi vincitore a Boston nel 2018
 

Molti credono che per fare grandi tempi sulla maratona servano altopiani africani e un impegno esclusivo a scapito di altre attività, in primis quella lavorativa. A smentire questa convinzione ci ha pensato un city runner giapponese, di professione impiegato statale, che si allena una sola volta al giorno dopo aver fatto le sue otto ore di lavoro. Si tratta di Yuki Kawauchi: rivelatosi alla Maratona di Tokyo del 2011 arrivando terzo assoluto in 2 h 08’ 37”, da allora continua a inanellare maratone con grandi tempi tanto da essere arrivato alla sua centesima sotto le 2 ore e venti.

Il trionfo a Boston

Kawauchi ha voluto festeggiare questo indubbio primato alla grande a Hofu con un’ottima prestazione cronometrica, secondo assoluto in 2h 10’ 26”, a quasi due anni di distanza dall’ultima corsa. Il suo score dice che ne ha vinte più di un terzo, tra cui quella di Boston della 122esima edizione che si è svolta nel 2018 sotto pioggia battente mista a neve e vento forte, «condizioni ideali per me» disse a fine corsa terminata in 2h 15’ 58”. Che si possa correre le lunghe distanze ad alto livello nel dopo-lavoro lo ha pure voluto ribadire facendo una mezza maratona (a Kuki, 1h 06’ 42”) vestito di tutto punto come fosse appena uscito di ufficio. Nelle 38 maratone vinte, per ben dieci volte è riuscito a scendere sotto il muro delle 2h e dieci andando assai vicino al suo primato personale di 2h 08’ 14” stabilito otto anni fa a Seul.

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